QUALI DANNI POSSONO ESSERE CAUSATI DALL'ESPOSIZIONE AI RAGGI SOLARI?

Le radiazioni ultraviolette (UV) presenti nei raggi solari (radiazioni UVA da 320 a 400 nm e UVB da 290 a 320 nm dello spettro solare) determinano, mediante la formazione di radicali liberi, eritema ed edema cutaneo in caso di sovraesposizione acuta (3,4) e fotoinvecchiamento e fotocancerogenesi cutanea in caso di sovraesposizioni ripetute (1,2,5). Questi danni cutanei sembrano essere ridotti dall'uso di vitamina E topica cutanea (3,6,7); inoltre la vitamina E applicata sulla cute, per la sua peculiare struttura molecolare, ha un'azione specifica di filtro solare verso gli UVB (6,7) ed è chimicamente fotostabile (6).
La vitamina E, applicata sulla cute (5 mg/cm2) 24 ore prima dell'irradiazione solare, induce un aumento della sua concentrazione di 62 volte nell'epidermide e di 22 volte nel derma ed appare in grado di esaltare l'intero sistema antiossidante della cute (8).
"Le membrane cellulari dei fibroblasti umani sono danneggiate dalle radiazioni UVA. Questo danno è inibito dalla vitamina E." (1)
"La funzione di presentazione dell'antigene da parte delle cellule di Langherans dell'epidermide umana è diminuita dalle radiazioni UVA e tale effetto è dose-dipendente. La preincubazione con la vitamina E (prima dell'irradiazione UVA) protegge in parte le cellule dell'epidermide dagli effetti immunosoppressivi delle radiazioni UVA. "(2)
"L'eritema, l'edema e la sensibilità cutanea associati alle scottature solari indotte dalle radiazioni UVB sono ridotti in modo significativo dall'applicazione topica di tocoferolo (vitamina E) acetato, anche nel caso che l'applicazione sia successiva all'esposizione ai raggi UVB. "(3)
"Il ritardo nell'applicazione topica di tocoferolo (vitamina E) acetato fino a 8 ore dopo il termine dell'irradiazione UVB offre ancora una protezione statisticamente significativa del danno da radiazioni UVB. "(4)
"Le radiazioni UV inducono, nel ratto, cancro cutaneo e un'immunosoppressione che previene il rigetto da parte dell'ospite di tumori antigenici UV indotti. L'applicazione ripetuta di vitamina E può effettivamente ridurre la formazione di cancro e l'immunosoppressione indotte dalle UV." (5)
"La Vitamina E dimostra un forte assorbimento delle radiazioni UV eritematogene comprese fra 290 e 310 nm." (6,7)
"La vitamina E possiede buona resistenza strutturale ai cambiamenti fotochimici." (6)